SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE (IBS)
La sindrome dell’intestino irritabile è una condizione sempre più diffusa e riconosciuta. La prevalenza mondiale varia dal 10 al 20%, con una frequenza più elevata nelle donne (rapporto 3 a 1 rispetto agli uomini) e l’età di esordio si attesta intorno ai 20-30 anni.
La diagnosi di intestino irritabile è effettuata dal medico gastroenterologo, dopo attenta valutazione dei sintomi del paziente ed esclusione di eventuali altre patologie.
Sarà il medico stesso, il più delle volte, a suggerire al paziente di rivolgersi ad un nutrizionista per essere accompagnato e seguito nel percorso nutrizionale specifico per il suo caso.
Caratteristiche comuni riscontrate in chi soffre di intestino irritabile sono:
Transito intestinale rallentato (stipsi) o veloce (diarrea) o misto;
Gonfiore addominale e/o del basso ventre dolorante o con crampi;
Compresenza di disagio psicologico come: disturbi d’ansia, disturbo del sonno, stress, fattori emotivi ecc.
La sindrome dell’intestino irritabile è, infatti, una condizione psicosomatica che interessa l’intero asse intestino-cervello. I due sistemi nervosi, quello centrale e quello enterico (localizzato nell’intestino), si influenzano a vicenda e possono causare il mantenimento di questa condizione per anni.
Ad oggi non esiste una cura definitiva per chi soffre di IBS, ma si possono ottenere grandi risultati in termini di remissione dei sintomi con un adeguato percorso nutrizionale ed interventi psicologici ad hoc.
Lo strumento nutrizionale con il quale si ottiene un buon risultato sulla riduzione dei sintomi è il protocollo LOW-FODMAP, un percorso nutrizionale altamente personalizzato che vede la riduzione/sostituzione di alcuni alimenti o intere categorie (in base alla sensibilità individuale) ricchi in fodmap (zuccheri di diverse dimensioni fermentati dai batteri intestinali).
Questo percorso viene costruito passo passo con il paziente perché, a seguito di un miglioramento dei sintomi, prevede la successiva reintroduzione graduale di tutti (o la maggior parte) degli alimenti eliminati/sostituiti, in base alla tolleranza individuale.
Un buon percorso low-fodmap è quello che porta il paziente a sentirsi meglio da subito, lo guida nella conoscenza delle proprie dosi di tolleranza e lo saluta con una ritrovata sensazione di benessere e approccio al cibo sicuro e sereno.
Se hai avuto una diagnosi di IBS puoi rivolgerti a me e ti guiderò verso uno stato di salute ottimale!
Bibliografia:
https://www.simg.it/Riviste/rivista_simg/2019/04_2019/9.pdf
ACG Clinical Guideline: Management of Irritable Bowel Syndrome. Brian E Lacy 1, Mark Pimentel 2, Darren M Brenner 3, William D Chey 4, Laurie A Keefer 5, Millie D Long 6, Baha Moshiree. PMID: 33315591
American College of Gastroenterology: Low-FODMAP (Fermentable, Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols) Diet: Overview (2021)
Sindrome dell'intestino irritabile. DiZubair Malik, MD, Lewis Katz School of Medicine at Temple University. Revisionato/Rivisto apr 2024